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MODULO 3 Studi Urbani ed Environmental Humanities

MODULO 3
Studi Urbani ed
Environmental Humanities

Modulo 3
Studi Urbani ed
Environmental Humanities

MODULO 3 Studi Urbani ed Environmental Humanities

Il modulo intende fornire le possibili declinazioni di un approccio critico alla complessità dei fenomeni urbani. Costruire la città nuova è stata la principale dinamica di unificazione del globo. Ma, all’apice del processo di urbanizzazione planetaria, le città non rappresentano più l’avventura della conquista del nuovo, assimilabile ad un “fronte” che avanza. Tensioni e contraddizioni alimentano una domanda di modificazione di una città già costruita e abitata. Il cambiamento consiste perciò in una sovrascrittura “con-testuale” che si deve rapportare con una condizione urbana per alcuni aspetti inedita e ancora inafferrabile. Di fronte al fatto che oggi né i meccanismi economici né quelli decisionali/politici sembrano in grado di costruire un patto tra avvenire e città, si è prodotto un duplice spiazzamento, sia nel senso comune che nelle discipline del piano e del progetto.

In reazione a questo spaesamento, ci dobbiamo confrontare con la rinegoziazione del “terrestre” e il “riatterraggio” tra i luoghi (Latour, Tracciare la rotta, 2018), assumendo una postura diversa al cospetto del vivente. Chi si occupa del farsi della città e del fare città deve acquisire la capacità di stare nelle contraddizioni più stringenti della condizione umana. Il tempo dell’incertezza che ci appartiene è gravido di innovazione, ma per essere compreso (e, se è il caso, stabilizzato) richiede uno sguardo che sappia andare dentro le cose e nella profondità, serve una rinnovata capacità di vedere e interpretare le cose. Per questa ragione, nel modulo rimettiamo al centro la volontà progettuale di comprendere e accompagnare i fenomeni urbani, liberandoci da narrazioni e slogan fuorvianti e dalle derive tecnocratiche che hanno la presunzione di controllare ogni aspetto della vita. Attraverso lo sguardo della disciplina urbanistica, proponiamo alcune riflessioni sulle ragioni e implicazioni del fare, sulle aporie e sulle relazioni fertili fra le diverse sfere d’incidenza sul concreto che costruisce il mondo.

Il tema di quest’anno (2024). Elementi#2 – Terra (e del suo ripopolamento)

Nella nuova versione del Master, gli Elementi (Acqua, Terra, Fuoco, Aria, ma anche Legno e Metallo), sono interpretati nella cornice degli studi urbani come in alcune tradizioni filosofiche orientali: come Movimenti che nelle loro espressioni e relazioni reciproche generano fenomeni e cicli, nella vita del bíos e della zoé. Il suo essere materiale e durevole è la ragione del ritorno di interesse per la Terra in un mondo in cui abbiamo sempre più l’impressione terrificante che le cose siano svuotate di sostanza. Mentre la ruvidità della Terra ci appare come quel barile che salva il naufrago e attira il nostro agire, essa non è più lo scenario entro cui avvengono le cose ma reagisce alle azioni e alle domande di chi la abita. Il territorio non è luogo di conquista ma è esso stesso protagonista della trasformazione individuale e collettiva e in questo ribaltamento rispetto alla tendenza per cui tutto sembra volgere al digitale, l’elemento Terra – luogo di confluenza del Globo e della prossimità – prende possesso di noi. Il viaggio della conoscenza non è più verso la scoperta di cose incognite ma, al contrario, va nella direzione del già dato: il tema della Terra è ora quello del suo ripopolamento dopo una lunga assenza dal sentire. Per gli studi urbani questo scenario è promettente e auspicato: il nostro essere terrestri e il nostro vivere insieme non sono più regolati dagli “strumenti” di urbanizzazione e conquista. Il problema non è più l’allocazione migliore e più efficiente di risorse per il benessere collettivo nello spazio dato, pensato come una scena fissa delle relazioni economiche e sociali, ovvero la cornice dell’Olocene. Ora la domanda non è più di deterritorializzazione ma di appartenenza, è in gioco il voler restare e il mantenimento della cura della Terra. 

Ma quali forme potrà assumere questa domanda di con-partecipazione alle cose terrestri? La risposta si dà solo nello spazio del progetto. La sperimentazione che proponiamo all’interno del Master consiste nella ricerca e documentazione di nuove e più sfidanti forme di radicamento sulle tracce di un “Atlante provvisorio del ripopolamento”. La prospettiva entro la quale far emergere queste configurazioni non risiede nella nostalgia del borgo ma entro esempi in cui la modernità è stata piegata dal compromesso con la Terra. L’elemento Terra si esprime in molte forme attraverso un tessuto fitto di concatenazioni e intrecci, che attrae e inibisce gli altri elementi (Acqua, Aria, Fuoco). E il risultato prodotto da questi Movimenti conflittuali e vitali è ciò che ancora oggi chiamiamo città: non sono luoghi semplici e le frontiere che scandiscono il suolo a disposizione sono considerate un costrutto politico, come l’identità. Sconfinamenti e sovrapposizioni sono la condizione del vivere insieme.

Attività previste

Il modulo si svolgerà attraverso lezioni, dialoghi con esperti esterni e la lettura critica di una o più iniziative di trasformazione urbana. I partecipanti dovranno focalizzare l’attenzione sui modi in cui le diverse soggettività alimentano cooperazioni e conflitti, sulla co-evoluzione di situazioni che influenzano gli esiti delle innovazioni e sul modo in cui gli spazi urbani e il territorio si relazionano con le aspettative e con gli esiti effettivamente conseguiti. È previsto un incontro di lavoro e discussione collegiale nell’area prescelta come caso studio.

Sono stati docenti del modulo:

Giovanni Caudo, Mauro Baioni, Martina Pietropaoli, Federica Fava, Nicola Vazzoler, Roberto Camagni, Claudio Calvaresi, Giovanni Longobardi, Annalisa Metta, Patrizia Gabellini, Sofia Sebastianelli, Sara Braschi, Fabrizia Cannella, Roberto Sparapani, Federica Fava, Ernesta Caviola, Francesco Marullo, Ilaria Vasdeki, Antonia Gravagnuolo, Lorenzo Tripodi, Gianluca D’incà Levis, Cristina Bianchetti, Cristina Renzoni, Elena Dorato, Massimo Allulli, Elisa Piselli, Leonardo Latini, Federico Cini, Roberto Meloni, Riccardo Morelli, Cinzia Fabrizi, Massimo Allulli e Raffaella Florio, Caterina Moroni, Linda Di Pietro, Massimo Manini, Francesco Maria Giuli, Antonio Di Gennaro, Benjamin Foerster-Baldenius, Paolo Pileri.

MODULO 3 / STUDI URBANI
/ Cfu 6 / Ore 60 di cui 36 frontali

Dal 19 aprile al 11 maggio 2024

Coordinamento: Giovanni Caudo, Mauro Baioni, Federica Fava, Martina Pietropaoli