MODULO 5
Territori marginali tra
conflitti e nuove opportunità
Modulo 5
Territori marginali tra
conflitti e nuove opportunità
Vivendo in questo modo -all’estremità-, abbiamo sviluppato uno sguardo particolare sul mondo.
Guardando dall’esterno verso l’interno e viceversa,
abbiamo concentrato la nostra attenzione tanto sul centro quanto sul margine.
Li capivamo entrambi.
bell hooks, “Elogio del margine. Razza, sesso e mercato culturale”
Il modulo si struttura intorno al concetto di margine come paradigma per l’osservazione, l’interpretazione e l’intervento sul territorio. Guarda ai margini nella loro dimensione urbana, prendendo in esame alcuni particolari ambiti periferici e andando ad analizzarne immaginari, pratiche e interventi, osservando come dal margine stesso emergano le istanze per la costruzione di un proprio futuro, interrogando la continua rinegoziazione di spazi (e poteri) tra il pubblico istituzionale e i soggetti locali; ma guarda soprattutto alla marginalità delle cosiddette aree interne, così definite in base alla loro lontananza dai principali centri di offerta di servizi essenziali, ricche di importanti risorse ambientali e culturali, ma interessate da un drenaggio continuo di abitanti, competenze e attività economiche.
Il modulo provvede quindi a fornire gli strumenti per guardare il margine dal margine, per osservare e interrogarsi su modelli di governo antichi e attuali, l’emersione di progettualità locali condivise e innovative, il ripensamento di alcuni scenari di sviluppo, l’esperienza di inedite forme di abitare e di nuove modalità di esercitare il conflitto.
Il tema di quest’anno (2024). Elementi#2 – Terra
Essenziale per la comprensione più profonda dei luoghi, delle comunità e dei concetti che questo modulo prende in esame, la terra è da sempre per i territori marginali tanto ragione di radicamento quanto principale spinta al movimento.
Che siano le accelerazioni all’abbandono e alla speculazione proprie dei più noti disastri naturali, come i terremoti che colpiscono le aree interne e montane del paese, o le più fertili e ispirate esperienze di ritorno e presa in carico, la terra appare sempre come movente, punto di arrivo o di partenza.
Fragile o ricca, instabile o accogliente, privatizzata o collettiva, la terra è il campo d’azione per i contesti marginali, sia esso dato materico o narrazione idealizzata.
Quest’anno torneremo alle radici di questo duplice movimento, della sua doppia dimensione naturale e culturale, delle sue costruzioni simboliche e delle reali diseguaglianze ad esso sottese. La relazione con la terra guiderà la nostra osservazione di politiche, che la incentivano o inibiscono, e pratiche artistiche e culturali, che in essa trovano un rinnovato spazio di sperimentazione per la costruzione di narrazioni e, forse, futuri altri per i contesti marginali.
Sono stati docenti del modulo:
Serena Tarabini, Filippo Tantillo, Alessandra Esposito, Davide Olori e Francesco Saverio Oliveiro, Antonio De Rossi, Alberto Marzo, Giovanni Attili, Elisa di Liberato, Pier Luigi Sacco, Leonardo Delogu, Leandro Pisano, Lidia Decandia, Roberta Biasillo, Alexandra D’Angelo, Serena Caroselli
MODULO 5 / Territori marginali, tra conflitti e nuove progettualità
Cfu 6 / Ore 60 di cui 36 frontali
dal 14 giugno al 29 giugno 2024. Avrà una prosecuzione facoltativa nella summerschool del master, che si svolgerà dal 10 al 14 luglio a San Martino Valle Caudina (AV).
Coordinamento: Serena Olcuire e Alberto Marzo
Il modulo consente l’accesso al complesso di lezioni
CLISEL, Cambiamenti climatici, migrazioni e sicurezza
Cambiamenti climatici, migrazione e sicurezza sono oggetto di ampi dibattiti sia in ambito accademico che politico: i flussi migratori spesso giustificano risposte securitarie all’interno dei confini nazionali; d’altro canto, le migrazioni conseguenti agli impatti negativi dei cambi climatici stanno diventando sempre più un fenomeno rilevante di mobilità umana. In un tale contesto, i soggetti politici che si trovano in prima linea ad affrontare questi temi e le relative problematiche sono le autorità locali.
Questo prima parte del modulo, erogata virtualmente, offre una panoramica multi-disciplinare di questi temi con l’obiettivo di promuoverne la conoscenza e stimolare un dialogo formativo, fornendo gli strumenti legali, politici, storici e geografici di base per contribuire al rafforzamento delle capacità urbane di gestione delle questioni legale ai cambi climatici, migrazione e sicurezza.
Le lezioni sono state elaborate nell’ambito del progetto Horizon 2020 CLISEL (Climate Security with Local Authorities – Sicurezza climatica con le autorità locali) e sono tenute da esperti internazionali dell’Università degli Studi di Cagliari, dell’Environmental Humanities Laboratory presso il KTH di Stoccolma, dell’Environmental Centre dell’Università di Lancaster e il WTI dell’Università di Berna.
ACCEDI ALLA PIATTAFORMA DEL MODULO SICUREZZA CLIMATICA
Bibliografia di riferimento
presto disponibile