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MODULO 4 Istituzioni del territorio

MODULO 4
Istituzioni del territorio

Modulo 4
Istituzioni del territorio

MODULO 4 Istituzioni del territorio

Le Environmental Humanities offrono al mondo del sociale, alle Istituzioni del Territorio, un nuovo paradigma dentro cui attivare, ricercare percorsi di riconversione ecologica del lavoro, del mondo cooperativo e mutualistico. Alcune realtà, ad esempio, già sperimentano processi e progetti che coniugano ambiente e comunità, in un diverso rapporto con la natura, con le risorse energetiche e lo sviluppo economico, ispirandosi ai concetti dell’economia circolare. Un modo diverso di pensare lo sviluppo sociale ed economico, attento al benessere e non alla crescita a qualunque costo, attento all’efficacia dei processi piuttosto che all’efficienza.
Articolare un ragionamento sul Welfare oggi significa riattualizzarlo secondo i principi e le pratiche di Cura, di Mutual Aid, che realizzano percorsi generativi, in opposizione al modello corrente di politiche estrattive. Rinnovare le politiche sociali e di mutualismo secondo le Environmental Humanities, significa anche interrogarci di quale pedagogia necessitiamo per rieducarci, per rieducare alla solidarietà, alla cooperazione, per riumanizzare la società. La pedagogia ci aiuta a costruire un metodo per creare uno spazio/spazi politico di liberazione, che è anche spazio di conflitto, poiché quello che ci interessa indagare non è l’assistenza, ma i processi di riorganizzazione di una comunità, di uno spazio, in un determinato contesto, perché sono i processi inclusivi a generare cambiamento: territorio/persone/ambiente.
Non assistenza/dipendenza/estrazione, ma innovazione sociale/inclusione/generazione.

Il tema di quest’anno (2024). Elementi#2 – Terra

Viaggio intorno alla Terra.

La crisi generale e radicale del sistema economico e finanziario che caratterizza questa fase a livello mondiale accresce sempre più l’esigenza di ripensare l’attuale modello di sviluppo guardando alla costruzione di un sistema economico socialmente ed ecologicamente sostenibile. 

La terra, elemento naturale di fondamentale importanza, risulta oggetto di una duplice tensione, da una parte la dimensione estrattiva con l’accaparramento, la concentrazione proprietaria, lo sfruttamento intensivo e dall’altro i tentavi di nuovi percorsi di proprietà collettiva, Beni Comuni e   processi di ri-naturalizzazione. 

Intorno alla terra si riaprono conflitti mai sopiti in tutte le latitudini.

Nel viaggio intorno alla “terra”, ci soffermeremo sulle declinazioni esistenti di nuovi istituti giuridici più rispondenti alle visioni dei Bene Comuni e indagheremo anche le nuove forme di agricoltura capaci di connettersi ad altri ambiti della vita sociale, in particolare saranno analizzate le esperienze dell’agricoltura Biosociale. L’Agricoltura Biosociale si pone in questo quadro come uno dei possibili strumenti di risposta ai bisogni crescenti della popolazione sia in termini di produzione agricola sostenibile dal punto di vista sociale, economico, ambientale, sia in termini di offerta di servizi socio-sanitari. Tali esperienze si collegano ad una attitudine antica dell’agricoltura – da sempre caratterizzata dal legame tra azienda agricola e famiglia rurale e da pratiche di usi-costumi, consuetudini, solidarietà e mutuo aiuto – che oggi si presenta come una ulteriore declinazione del concetto di multifunzionalità, capace di fornire risposte ad ulteriori bisogni della società, soprattutto in ragione dei cambiamenti che interessano e interesseranno negli anni a venire il sistema del welfare.
Tuttavia le terre, le terre periferiche e isolate, hanno rappresentato storicamente anche i luoghi della  segregazione, della detenzione. Colonie penali e agricole, ma anche carceri di massima sicurezza, espressione delle istituzioni totali, saranno l’occasione di incontro e racconto con la testimonianza diretta di chi ha vissuto quei luoghi. 

La conoscenza della “terra” sarà quindi un percorso che ci porterà a condividere nuovi modelli di welfare e approfondire una moderna concezione della cura delle persone e della comunità. 

Sono stati docenti del modulo: 

Livia Turco, Luigi Corvo,  Silvano Falocco, Riccardo De Facci, Lavinia Pastore, Marina Galati, Ilenia Marangon, Arda Lelo, Marina Fornasier, Marco Vincenzi, Fabrizio Nizi, Andrea Alzetta, Chiara Cacciotti, Marta Bonafoni, Simona Boccacini, Franco Fontana, Edoardo Reviglio, Carlotta Fioretti, Enrico Puccini

MODULO 4 Istituzioni del Territorio
/ Cfu 6 / Ore 60 di cui 36 frontali

dal 17 maggio all’8 giugno 2024

Coordinamento: Simona Panzino, in collaborazione con CNCA

Docenti: Simona Panzino, Carlo De Angelis (CNCA), Lavinia Pastore (Università Tor Vergata)