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Edizione 2026. Elementi #4 – Aria
Dopo acqua, terra e fuoco, con l’aria si conclude il ciclo dedicato agli elementi naturali. Come per gli altri elementi, anche l’aria si presenta ambivalente: al contempo generativa e distruttiva. Ed è quest’ultimo aspetto oggi a prevalere, e si manifesta nella dismisura: scarsità sempre maggiore di ossigeno nell’atmosfera a fronte di un eccesso di anidride carbonica e di altri agenti inquinanti. Faticano a respirare gli esseri umani e non umani a seguito della deforestazione, della riduzione della fotosintesi clorofilliana delle piante, che garantisce la vita sulla Terra. Ma in un metabolismo umano-naturale sempre più intossicato, respirano peggio anche le società umane. Mentre la paura di contrarre il Covid-19 ha reso il respirare un’attività accorta, sospettosa, filtrata, sempre meno spontanea e sempre più artefatta, proprio durante la pandemia i poliziotti di Minneapolis hanno soffocato il grido “non respiro” di George Floyd, provocando la rivolta del movimento Black Lives Matter. “Togliere il respiro”, quindi, non sembra più significare restare senza fiato all’apparizione inattesa di qualcosa di meraviglioso; evoca piuttosto l’affanno e l’asfissia che procurano condizioni di vita insostenibili, nondimeno i ritmi lavorativi delle metropoli. Per riprendere a respirare ci si rifugia in interni, negli edifici e nelle case, come d’estate in città, quando si cerca il refrigerio dell’aria condizionata. Un’infrastruttura che diventa atmosfera è pure quella del cloud, dove i nostri dati sono custoditi in sicurezza, al riparo dalle intemperie del mondo sublunare, come il cielo delle stelle fisse di Aristotele, sospeso nell’elemento incorruttibile dell’etere. E pensare che, proprio perché soggetta alla variabilità, l’aria – quella fresca e pulita – rimandava agli spazi aperti, come del resto, in politica, alle libertà civili, quelle che si conquistano scendendo in piazza in reazione ai regimi di palazzo, oscuri e soffocanti.
Quest’anno il Master si propone allora di uscire per prendere un po’ d’aria, per esplorare discorsi e pratiche in cerca d’ispirazione, per restituire un respiro che sia ampio e libero.
A chi si rivolge:
- Il Master è di II livello e si rivolge a tutti coloro che hanno conseguito una laurea specialistica/magistrale o di vecchio ordinamento in qualsiasi disciplina.
- Possono accedere al Master candidati/e sia italiani/e, sia stranieri/e.
Calendario didattico:
- Le lezioni si svolgeranno il venerdì pomeriggio e il sabato mattina di ogni settimana, nelle sedi di Roma Tre (in particolar modo FilCoSpe, via Ostiense 234, e Architettura, via della Madonna dei Monti 40) e in altri luoghi della città di Roma.
- Fa eccezione il Modulo Stalker, che si strutturerà in una settimana di workshop intensivo in sede da definirsi.
- Tutte le lezioni sono garantite in presenza ma è possibile seguirle anche da remoto.







